Dal punto di vista dell’associazione ( CNA di Ascoli Piceno ), in particolare, il “modello Treviso– con l’acquisizione di crediti derivanti da bonus edilizi dagli istituti di credito da parte della Provincia o della Regione – consentirebbe di sbloccare definitivamente il meccanismo della cessione del credito, garantendo benefici sensibili anche agli enti coinvolti.

Si tratterebbe, infatti, di un’operazione lungimirante che andrebbe a perseguire principalmente due obiettivi: da un lato le banche locali liberano i loro cassetti, così da poter tornare ad acquistare crediti dalle imprese, e dall’altro l’Ente acquista i crediti con un sensibile “sconto” e il vantaggio di risparmiare in termini di spesa corrente.

In questo modo, con i cassetti fiscali finalmente liberi, le imprese vedrebbero allontanarsi l’incubo dei fallimenti annunciati, dei cantieri abbandonati e della disoccupazione, mentre le famiglie coinvolte potrebbero vedere finalmente conclusi i lavori di riqualificazione.

Una soluzione che la CNA di Ascoli Piceno ha formalmente presentato alla Provincia di Ascoli e, congiuntamente alle altre associazioni territoriali marchigiane, alla Regione Marche.

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